!!! TRASFERITI !!!

trasloco.gif

www.tech-zoom.com

Sì, avete capito bene…ci trasferiamo al sito sopra indicato.

Il design sarà sicuramente modificato e rinnovato in meglio, continueremo come sempre ad aggiornarvi su qualsiasi argomento interessante di cui verremo a conoscenza, lavoreremo sodo e speriamo vivamente che continuerete a seguirci come avete fatto fino ad ora…vi aspettiamo!!!! Grazie a tutti i nostri lettori!

www.tech-zoom.com

 

Finalmente disponibile Firefox 2.0.0.12

Firefox 2

Come ci si attendeva, Mozilla ha rilasciato una versione aggiornata di Firefox che va a correggere la vulnerabilità di directory traversal individuata lo scorso mese dal ricercatore Gerry Eisenhaur.

La vulnerabilità di cui soffriva Firefox riguardava il sistema di gestione dei file relativi agli add-on del browser. Andando a sfruttare la falla era possibile verificare la presenza di un determinato file nel sistema della vittima e, conseguentemente, acquisire importanti informazioni sul software installato nella macchina.

La nuova release, la 2.0.0.12, ha corretto inoltre altre vulnerabilità, alcune delle quali giudicate molto più serie e pericolose della precedente. I Bug individuati potevano essere infatti sfruttati per diversi tipi di attacco, dall’elevazione dei privilegi, al furto di informazioni sensibili o all’esecuzione arbitraria di codice malevolo da remoto.

Nel frattempo Mozilla sta lavorando anche a Firefox 3, la prossima major release del popolare browser open source. Secondo la tabella di marcia, Firefox 3 beta 3 dovrebbe essere rilasciato l’11 febbraio, mentre una quarta beta è prevista per fine mese, il 26 febbraio prossimo.

 

Sezione Download

Fonte

I requisiti del sistema sono:

Windows (Minimi)

  • 233 Mhz di processore
  • 64 MB di RAM
  • 50 MB di spazio libero su disco
  • Microsoft Windows 98

Windows (Raccomandati)

  • 500 Mhz di processore
  • 256 MB di RAM
  • 100 MB di spazio libero su disco
  • Microsoft Windows XP

Mac (Minimi)

  • PowerPC G3 di processore
  • 128 MB di RAM
  • 75 MB di spazio libero su disco
  • Mac OS X 10.2.x

Mac (Raccomandati)

  • PowerPC G4 o processore Intel
  • 512 MB di RAM
  • 150 MB di spazio libero su disco

Linux (Minimi)

  • 233 Mhz di processore
  • 64 MB di RAM
  • 50 MB di spazio libero su disco
  • Linux kernel 2.2.14 (con glibc 2.3.2, XFree86-3.3.6, gtk+2.0, fontconfig/xft and libstdc++5)

Linux (Raccomandati)

  • 500 Mhz di processore
  • 256 MB di RAM
  • 100 MB di spazio libero su disco
  • una distribuzione moderna di Linux

Per ulteriori informazioni visitare il seguente sito: Mozilla Firefox

Fonte Mikinews

 

Vista rimpiazzato già dalla metà del 2009 da Windows 7

 Windows 7

Giunge da numerose parti la notizia per cui Windows Vista sarà sostituito già dalla metà del 2009 anziché nel 2010 come previsto in precedenza. Il relativo successo di Apple Leopard e l’avvento di sempre maggiori novità dal mondo Linux, quale il recentissimo avvento di KDE4 potrebbero aver messo in Microsoft la voglia di forzare i tempi per sbaragliare il campo con grandi innovazioni rispetto ai concorrenti.

Il conteso multitouch è stato applicato solo nel trackpad del nuovissimo e sottilissimo MacBook Air, ciò potrebbe aver invogliato Microsoft ad anticipare i tempi e portare per prima il multitouch direttamente sullo schermo del PC. Un’altra spinta all’accelerazione dei tempi potrebbe essere l’arrivo del successore di Bill Gates, il quale vorrà al più presto mettere la propria firma.

Io non sono mai stato favorevole alle forzature ed agli accorciamenti dei tempi che il più delle volte si traducono in grandi bug e successivi e repentini service pack; credo però che sia inevitabile per Microsoft la volontà di dare una scossa al mercato dei suoi utenti, soprattutto quelli consumer, sempre più tentati dall’estetica di Cupertino e dalla crescente semplicità ed accuratezza dei sistemi nati sotto il segno del pinguino.

Fonte

Apro e chiudo velocemente una piccola parentesi che mi ha affascinato: 

«  Tutto quello che possono dire è che se siete stati colpiti dalle capacità touch dell’iPhone, resterete sbalorditi da quello che vedrete con Windows 7. »
 
(Hilton Locke, del team Windows Shell)

La frase precedente, pronunciata da uno sviluppatore, si riferisce quasi certamente al solo ambito dei sistemi Tablet PC che dovrebbero in futuro consentire l’interazione touch screen (di tipo “multi touch”) con l’utilizzo delle dita al posto del classico pennino, al pari di quanto possibile oggi con l’interfaccia dell’Apple iPhone.

Probabilmente si tratterà di un’evoluzione della tecnologia Microsoft Surface, presentata al pubblico nel corso del 2007 e che consente grazie all’utilizzo di un grande schermo multi touch di posizionare oggetti, immagini, video e trasferire files solo grazie al tocco di una o più dita.

[ Via Wikipedia ]

Uuu che bello!! Laptop ultrasottile di Apple? Ma osserviamolo più da vicino!

Ragazzi vi riporto uno spettacolare articolo tratto da il disinformatico:

Wow. Indubbiamente l’estetica anoressica del nuovo Macbook Air fa colpo. E se far colpo è quello che volete fare, ci riuscirete. Ma se avete intenzione di lavorare seriamente su un laptop di questo genere, pensateci due volte.

Schermo lucido: i riflessi si vedono persino nel video di presentazione. Niente CD/DVD: per installare o masterizzare ci vuole un’unità a parte oppure un drive di un altro computer, reso disponibile via wifi dopo aver installato sull’host del software apposito (l’ideale per chi ha fretta, insomma). Niente porta ethernet: solo wifi. Certo, 802.11n, ma sempre wifi è; se devo spostare 5 o 6 giga, quanto ci vuole? E se il wifi non c’è? Gli altri, i primitivi, si attaccheranno alle porte ethernet lasciando gli utenti Air a guardare il soffitto.

Una sola, misera porta USB. Un disco rigido più lento di quelli del Macbook e del Macbook Pro (4200 rpm contro 5400). Grafica GMA X3100 a memoria condivisa, come gli altri Macbook. E il processore più lento fra i portatili Apple (Intel Core 2 Duo 1.6/1.8 GHz, contro i 2.0/2.2 GHz dei MacBook “normali” e i 2.2/2.4 GHz dei Macbook Pro). Pago 650 euro in più rispetto al Macbook (che è più veloce) per risparmiare un chilo e perdere otto millimetri di spessore?

Siamo seri. Questa è una macchina sexy per chi va in giro a sfogliare pagine Web, mandare la mail, scrivere testi o fare presentazioni e sa che esibire un oggetto di questo genere è seducente. Tutto il resto è meglio che se lo scordi.

A parte, questo, il vero limite del Macbook Air è che nonostante i componenti eliminati per ridurne la taglia, è ancora troppo grande. Non come spessore, ma come impronta, quando ci si trova incastrati in aereo, in auto o in treno; a 32 x 23 centimetri, è parecchio più grande di un foglio A4, con i problemi d’ingombro che ne conseguono (checché ne dica zio Steve con la trovata dell’infilarlo in una busta durante il Keynote di ieri).

Ormai sta prendendo piede una generazione di subnotebook leggerissimi e di dimensioni davvero esigue, comodissimi da portare in giro. Uno per tutti: il popolarissimo Asus Eee, che costa 300 euro contro i 1700 dell’Air (comprate cinque Eee al prezzo di un Air), misura la metà (22 x 16 cm) pesa quattro etti in meno (920 g contro 1360 dell’Air), ha tre porte USB e una telecamera integrata, ed è anche politically correct perché usa Linux preinstallato (XP in opzione) e quindi fa le stesse cose di base dell’Air con un processore meno potente: scrivere, andare online, e smanettare con i comandi Unix per gestire da remoto i computer dei clienti.

Certo, l’Eee e gli altri subnotebook o UMPC che dir si voglia non hanno il multitouch, almeno per ora, e il multitouch è davvero un modo molto più evoluto e naturale di interagire con un computer. Certo, nell’Eee il disco rigido è molto meno capiente e lo schermo è un 7 pollici contro i 13,3 dell’Air.

Un difetto assolutamente non trascurabile del Macbook Air: la batteria non è sostituibile dall’utente. Questa è una cosa che già causa rogne a livello di iPod, figuriamoci in un portatile. The Register confronta EEE e Air.
Sorry, Steve. Speravo in una tavoletta multitouch minimalista, da infilare in un angolo dello zainetto, per essere online ovunque senza tanta zavorra. Stavolta passo.

Ps: secondo me è il prodotto ideale per i commerciali sboroni 🙂
Parlando seriamente, è questo il futuro dei notebook?